lunedì 20 ottobre 2014

Un artista concettuale, che rifiuta di essere inquadrato in alcun movimento o discendenza, ma che cerca tra tecnica e significante, la “sua via” per esprimere il proprio pensiero

“…..i fili che inondano i miei quadri hanno lo scopo di velare la superficie della tela per nasconderne una porzione e svelare solo quello che io voglio. Il gioco psicologico che intendo portare all’attenzione è basato quindi su questo duplice aspetto di vedo e non vedo, come se tenessi volutamente socchiusa una porta che nasconde un qualcosa…..”
TESSITURE - personale di  S. Mariotti - Galleria Lo Spazio L' Altrove di Ferrara dal 19/30 Ottobre '14

Così Stefano parla e presenta le sue TESSITURE, che bene si inseriscono, quasi a conclusione, nel Progetto 2014 “TENSIONI E PARADOSSI”, in cui questa mostra sembra far prendere forma allo stesso concetto di “paradosso”, cioè para-doxa, oltre l’opinione, quindi ciò che va “oltre l’apparenza”, oltre quella coltre di gesti e dichiarazioni che nascondono o cercano di celare la realtà delle cose.
con la Prof. S. Greggio, curatrice della mostra.


 Un artista concettuale, che rifiuta di essere inquadrato in alcun movimento o discendenza, ma che cerca tra tecnica e significante, la “sua via” per esprimere il proprio pensiero. I bellissimi mono o bi-cromi stanno sempre più rendendo “tridimensionale” la sua tela che cerca il volume per catturarne le luci. Giocando in questo modo sulla “mutazione” dell’opera stessa nelle diverse angolazioni che si creano con tali effetti, Mariotti cattura lo spettatore e lo coinvolge rendendolo “attore”, che fruisce dell’opera dal suo stesso movimento intorno ad essa, stimolando, empaticamente, le più diverse emozioni!
 con la Prof. F.Mariotti , curatrice della mostra

STEFANO MARIOTTI,

www.stefanomariottipittore, nasce a Firenze nel 1969. Fin da giovanissimo è molto attratto dall’arte, grazie anche al padre Raffaello, professore di Storia dell’arte, approfondendo la conoscenza di artisti moderni e contemporanei. Sono infatti proprio le nuove tecniche che portano a scomporre gli oggetti dalla loro forma reale, rappresentandoli non come appaiono , ma come sono percepiti dall’artista, che influenzano le sue prime esercitazioni di autodidatta, fino a che non riceve una fondamentale lezione dall’illustre pittore futurista Primo Conti.

fonte : http://www.artribune.com/dettaglio/evento/39230/stefano-mariotti-tessiture/

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