giovedì 24 luglio 2014

Ho letto vari articoli riguardanti la chiusura della "Strozzina" a Firenze e, sinceramente, ci ho capito poco... anzi meno: pochissimo. Resta indubbiamente la tristezza, o, forse, neanche quella. Due anni fa ( circa ) chiusero l'Ex 3... oggi tocca a Strozzina. Mancanza di soldi? il pubblico era in incremento, o almeno così ho letto. Politica? mai capito niente di politica. Allora?


La Nascita 2011 Stefano Mariotti

Non so come la cosa che sto per scrivere verrà accettata ma, se preferite, prendetela unicamente come un mio vaneggiamento sul sistema arte.
Non ho voluto scrivere "mondo dell'arte" a sommo studio, perchè il mondo dell'arte è bel mondo popolato per lo più da spiriti più o meno puri che sperano ancora nella famosa botta di culo che li imponga all'attenzione di investitori  o di mecenati disposti a credere nel loro lavoro.
Nella mia esperienza queste figure ricche di estetica e denaro sono una specie di leggenda metropolitana e, ad oggi, io credo all'esistenza di queste chimere come ai famosi coccodrilli nelle fogne delle città.
Forse esisteranno anche, io non li ho mai incontrati.
Quello che invece ho incontrato sono: bravi galleristi che erano troppo avanti e che quindi hanno chiuso, terrificanti galleristi/affittacamere non interessati al lavoro ma solo ai soldi, critici d'arte famosi e altrettanto maleducati e attaccati al denaro come patelle ad uno scoglio, critici d'arte gentili ma sconosciuti e , quindi, inutili anche se bravi, frotte di gente che viene ai vernissage solo per il buffet ( io eliminerei i buffet ai vernissage per vedere se la gente si interessa anche a quello che è esposto ) e poi ho incontrato anche il mostro più pericoloso per l'arte... la totale mancanza di cultura.
Però, tutto sommato, la voglia di dipingerte non l'ho persa e allora, ma chi se ne frega... forse, da oggi, dopo tutti gli articoli che ho letto sulla Strozzina, mi metterò anch'io a cercare il mio mecenate.

Quello che vorrei spiegare è che un artista contemporaneo ( io lo sono perchè in molti che ci capiscono me l'hanno detto e non perchè mi sono attaccato questa parola addosso come una medaglia da sventolare alle parate ) non può lavorare come nel passato.
Sono cambiati i tempi, le tecnologie, la società, tutto. 
Raffaello, tanto per citare un maestro intoccabile, sarebbe oggi un fuori tempo e, probabilmente, dipingerebbe in maniera diversa per un numero così incredibile di varianti che non sto neanche a citare e se, putacaso, decidesse di dipingere come nel Rinascimento lo farebbe per suo diletto o forse anche per provocazione e in quest'ultimo caso sarebbe osannato come l'artista contemporaneo che ha deciso di portare il concetto moderno dentro le tecniche del rinascimento.
Un genio al quadrato.
Oggi gli stimoli e anche le committenze, sono diverse e l'arte è diventata difficile ai più, anche perchè manca la cultura all'arte e al saper guardare e capire l'arte.
La Strozzina muore forse anche per questo: perchè l'arte è difficile da capire.
Francis Bacon e la condizione esistenziale nell'arte contemporanea

Vi voglio raccontare una mia emozione: nel 2012 la Strozzina presentò una mostra evento dove Bacon veniva reinterpretato da vari altri artisti. L'opera di Arcangelo Sassolini era composta da un argano che metteva in tensione una fume legata ad una grossissima trave. Quando la macchina si azionava la fune agiva sul tronco e i rumori che si producevano davano l'idea che quel pezzo di legno potesse spezzarsi da un momento all'altro. Io mi trovavo nel mezzo di quell'opera ed ero invaso da sentimenti diversi: stupore, paura, sensibilità uditiva aumentata e, perchè no: angoscia. La stessa angoscia che provo quando mi metto davanti ad un dipinto di Bacon.
Ecco se Raffaello ( così mi potete insultare ) fosse stato un artista dei nostri giorni... forse... avrebbe inventato una macchina simile per farci provare angoscia.
Questa è la nostra contemporaneità... ma come possiamo trasmettere ai nostri figli un linguaggio che muta come muta la storia dell'uomo? 
Come possiamo farlo se anche la scuola non ci aiuta più e tutto sembra assorbito dal Dio Denaro che, come un Dio poco saggio, si nutre solo di altro denaro?
Addio Strozzina? 
Speriamo di no.

giovedì 10 luglio 2014

Sacco Spazzatura 1.0 Stefano Mariotti

Realizzato con scarti industriali , reso nuovamente vivo con 'operazione pittorica' come l'artista stesso definisce il suo ultimo lavoro!



Con una scritta sulla base del Sacco Spazzatura 1.0 , Mariotti  ci da tutte le informazioni 'tecniche ' che  riguardano questa creazione, descrivendo il suo ultimo disegno della serie di AntiPop semplicemente : operazione pittorica.








La combinazione della folla unidirezionale degli AntiPop con l'utilizzo dei matteriali di scarto ci obbliga, in un certo senso, a rifflettere sul valore che diamo alle nostre vite, agli oggetti , all' ambiente. 'E un Sacco Spazzatura dal quale non ci possiamo liberare , come quotidianamente succede con i nostri rifiuti. No! Questo Sacco Spazziatura sta qui per ricordarci che è imperativo rivedere il nostro comportamento quotidiano e fare scelte diverse ...


Reghina Papadatou