mercoledì 8 ottobre 2014

Le Tessiture di Stefano Mariotti

‘E curioso incontrare un lavoro pittorico definito come ‘tessitura’.  Nel caso di S.Mariotti il termine non è inadatto, visto che nelle sue opere, l’uso dei fili , complesso o minimale che sia, è quello che regala al quadro la sua particolare energia.

Le tessiture sono lavori interattivi, vivi, in costante trasformazione perché il dialogo tra il quadro e la luce è incessante. E la ricerca della luce tra le ombre dei fili, ‘guidate’ dall’ artista con risoluta delicatezza e minuziosità,  che cattura  l’attenzione del osservatore, il quale, interagendo con il quadro, cerca la prospettiva migliore, per interpretarlo.

Nel Ventre della Terra, uno dei miei lavori preferiti, questo concetto si concretizza in maniera mirabile. La luce affievolita, delineata dai fili tessuti, fitti e bui, cerca una via d’uscita, attraversando timidamente il quadro. L’osservatore si avvicina o si allontana dall' opera, la quale rivela altri suoi aspetti nel minimo spostamento dello sguardo, senza perdere di vista il progetto originale. Si svela la materia base, lavorata in modo passionale e crudo, illuminata quanto e come le tessiture permettono e si fonde col loro creando un corpo pulsante
Reghina Papadatou

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