Variazioni di blu
Il filo per me ( ed
infatti è staccato dalla tela ) ha un duplice scopo: quello di creare
ombre sulla superficie sottostante, oppure, come in questo caso, dei
veri e propri trompe l'oeil psicologici, formando due piani distinti
che, o lavorano in simbiosi, oppure creano una duplice lettura e
valutazione dell'opera.
"Se io fossi un pittore
convenzionale mi limiterei a dipingere la tela e basta e onestamente mi
riesce con una certa facilità, ma perchè cancello parte dei miei dipinti
con i fili? Unicamente per il mio animo concettuale che rifiuta una
pittura convenzionale e vuole ricercare delle soluzioni inedite per
rappresentare la terza dimensione. La tessitura infatti scurisce e
modifica la tela dipinta. La vera variazione non è quindi nella
gestualità di come spargo il colore sulla tela, che è quasi sempre in
monocromo o bicromo, ma in quel preciso artificio che non mi fa più
essere un pittore, ma un qualcosa di profondamente diverso. Usando due
sole gradazioni di colore, con un filo più scuro e uno più chiaro, creo
uno stacco netto che è la vera e propria variazione tonale. La tela
nascosta diventa percezione, mentre quella nuda, cioè senza fili, un
piccolo assaggio dei quello che ho volutamente e quasi celato alla
vista".
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